"" Su le dentate scintillanti vette
salta il camoscio, tuona la valanga
da' ghiacci immani rotolando per le selve croscianti
ma da i silenzi de l'effuso azzurro
esce nel sole l'aquila, e distende
in tarde ruote digradanti il nero volo solenne""
Giosué Carducci 

quadro A.Mazzoli

 

Aspetto morfologico.

Il camoscio é un mammifero artiodattili appartenente alla famiglia dei bovidi. Di aspetto simile alla capra, viene incluso con esse e con la pecora nella sottofamiglia dei caprini.

Il mantello presenta una colorazione variabile secondo le stagioni; due mute, una autunnale ed una primaverile, più evidente, intervengono a modificare il colore e la pesantezza del pelo che in settembre, varia dal grigio beige al grigio giallo rossastro, con arti più scuri e parti inferiori più chiare; in novembre é più lungo e folto, bruno scuro, nerastro per divenire sempre più nero brillante in dicembre, gennaio e febbraio, con notevole contrasto rispetto alla macchia frontale e golare chiara. In questo periodo é ben evidente soprattutto nei maschi di età  media (4-6 anni) una criniera nera o bruno nera lungo la linea mediana della schiena. In marzo il mantello comincia a schiarirsi diventando grigio-nero poi grigio-cioccolato ed infine grigio-rossastro; con la fine di aprile si evidenzia la muta. A fine giugno la muta é terminata, da metà  agosto ed in settembre si ha la muta autunnale

Gli zoccoli hanno forma triangolare con pinzette lunghe, più allungate e a bordi concavi negli arti anteriori, più corte ed ovali a bordi convessi in quelle posteriori; le due dita possono essere ampiamente divaricate e tra esse é sottesa una plica cutanea interdigitale che può svolgere una funzione di sostegno su terreno innevato.
Sono presenti due ghiandole retro-cornali, di forma ovale, secernenti una sostanza dall' odore penetrante che, deposta tramite lo sfregamento dell' occipite contro ramoscelli ed arbusti, svolge una funzione di marcatura connesse ad un comportamento di tipo territoriale. Le femmine hanno 4 mammelle inguinali

 

Le corna dei camosci sono permanenti, nel maschio sono più grosse alla base e più curvate alla estremità , inoltre nelle femmine sono più divaricate. In molti soggetti si possono trovare delle differenze

 

Tra i sensi é particolarmente sviluppato l' olfatto; buona la vista, soprattutto per quanto concerne l' ampiezza del campo di visuale, la notevole adattabilità  a diverse condizioni di luminosità, la percezione dei movimenti, nonché l' udito. Femmine e piccoli emettono una sorta di belato mentre i maschi durante gli amori un suono rauco, simile ad un grugnito un segno di inquietudine é rappresentato dal sibilo prodotto dall' aria emessa con forza attraverso le narici.

 

HABITAT

Il camoscio é una specie tipica  montana, ove frequenta le aree forestali di latifoglie e conifere ricche di sottobosco ed intervallate da pareti rocciose e scoscese, radure e canaloni, cespugli di ontano verde, rododendro con larici sparsi, le boscaglie a pino mugo, i margini delle pietraie e soprattutto le cenge erbose al di sopra dei limiti della vegetazione arborea. Ma negli ultimi anni si vedono camosci in ambienti molto bassi, entro il bosco, addirittura vicino alle strade nel fondo valle. Si potrebbe addirittura parlare di camoscio di bosco ( boschirö¶) , Non si tratta comunque di popolazioni diverse, ma camosci di cima che si abbassano durante l'inverno, dove le nevicate sono meno importanti, si portano sui versanti al sole più ripidi e dirupati ove la pendenza impedisce l' accumulo di neve. Ma alcuni soggetti colonizzano vaste zone boscose di media e bassa montagna

 

BIOLOGIA

La specie é di abitudini prevalentemente diurne, il pascolo avviene molto presto al mattino e la sera non protraendosi di norma nelle ore centrali della giornata,poi gli animali cercano riparo dal caldo in un luogo ombreggiato, sotto alberi o arbusti, su cenge riparate ove restano, ruminando, sin verso le 16-17 quando il pascolo riprende portando gradatamente i camosci verso il luogo di riposo notturno.

Il regime alimentare varia, in termini sia qualitativi che quantitativi in relazione alle disponibilità di alimento delle zone.(alcuni studi includono nella dieta del camoscio ben 300 specie vegetali, ma da dicembre a marzo l'alimento é poco diversificato)

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